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La formazione attraverso la videodidattica (seconda parte)

18 Ottobre 2011Risorse per il counseling, VeronaVera

La formazione attraverso la videodidattica (seconda parte)*

Così come non esiste miglior insegnamento per la chirurgia che guardare come si svolge un intervento chirurgico, analogamente non esiste miglior insegnamento per la psicoterapia e per il counseling che osservare una seduta in atto.

ATTENZIONE!
Il 5 e 6 novembre, presso l’Hotel Galileo in via Venezia a Padova, il prof. Edoardo Giusti e la dott.ssa Francesca Militello presenteranno il loro nuovissimo testo “Neuroni specchio e psicoterapia.

Se non ti sei ancora iscritto, affrettati! CLICCA QUI

L’APA (Associazione Psicologi Americani) ha prodotto dal 1992 ad oggi pi๠di 100 video di sedute singole. Ciascun video è accompagnato da un testo che aiuta la comprensione del video stesso e a conclusione della seduta, nello stesso video, il terapeuta risponde ad alcune domande sul suo modello di intervento.

La Scuola di Specializzazione ASPIC, diretta dal prof. Edoardo Giusti, propone nel suo modello formativo un valore aggiunto determinante: la videodidattica: che permette osservare i Grandi Maestri Internazionali all’opera.

Si tratta di una didattica dove l’immagine ha una funzione complementare e decisiva rispetto alla lezione frontale. La conoscenza (sapere), la competenza (saper fare) e l’identità  professionale (saper essere), elementi che costituiscono la formazione, vengono mediati dall’immagine.

Tale sistema di apprendimento, basato sull’acquisire padronanza e competenze attraverso il Learning by seeing and doing, permette di riconnettere la teoria alla tecnica e consente di monitorare sia la qualità  della relazione terapeutica che l’efficacia della tecnica di intervento.

Come già  noto da tempo le aree corticali destre contengono un “lessico affettivo non verbale”, in grado di decodificare emozioni, gesti, segnali facciali. L’emisfero destro elabora le informazioni emotive, corporee e sociali e, sotto il controllo del sistema limbico, modula la capacità  di provare empatia per gli stati affettivi degli altri individui. Invece l’emisfero sinistro è principalmente deputato al linguaggio e al ragionamento.

La formazione attraverso le immagini comporta un lavoro che parte dal nostro sistema limbico (nel momento della visione), fino alla rielaborazione corticale (livello intrapersonale) e alla successiva verbalizzazione (livello interpersonale).

Giusti – Militello (2011) sottolineano che secondo alcuni ricercatori l’uso dei video offrirebbe maggiori elementi di efficacia soprattutto nella fase iniziale della formazione, per la grande quantità  di informazioni che l’allievo riceve visionando il filmato e per i quesiti che l’allievo puಠspontaneamente porre al formatore sulla conduzione della terapia visionata e che altrimenti non emergerebbero.

Nell’osservazione triparitetica (terapeuta-paziente-osservatore) si determina la simulazione incarnata tra terapeuta e paziente da un lato, e contestualmente tra loro e l’osservatore dall’altro lato.

Il terapeuta non rispecchia fedelmente il mondo interiore del paziente, ma gli restituisce qualcosa che è simile a ciಠche egli prova, e i contenuti emotivi vengono modificati dal terapeuta in modo da renderli pi๠gestibili.

Nella fase dell’identificazione e rispecchiamento, come allievo ti potrai immedesimare nel successo del Maestro in video, attivando una simulazione incarnata del proprio successo personale.

Come spiega Giusti (2011), quando come allievo osserverai il filmato di una seduta, si attiverà  un transfert di immagine di qualcuno di familiare: “riconosco l’azione perchè sono in grado di riprodurla”.

Comprenderai e diventerai pienamente consapevole del significato delle azioni compiute dal maestro, attraverso il video, per un meccanismo diretto di abbinamento tra l’azione osservata ed i neuroni specchio deputati alla sua codifica motoria.

In quanto osservatore, si genereranno in te delle rappresentazioni interne degli stati corporei associati a quelle stesse azioni, emozioni e sensazioni, “come se” stessi compiendo un’azione simile o provando una simile emozione e sensazione.

Quindi, osservando l’azione altrui, si innesca in modo automatico ed inconscio la simulazione incarnata, processo neurologico alla base dell’empatia e di cui ha ampiamente parlato il neuroscienziato Gallese (2005).

Nella fase della verbalizzazione, tu che sei allievo ti porrai come critico, cioè esprimerai le tue impressioni sul metodo utilizzato nel filmato, cogliendone punti di forza e di debolezza, dando spazio alla riflessione e alla condivisione in gruppo.

Questo momento si puಠrivelare trasformativo, in quanto come allievo potrai passare dal “vedere come” all’ “essere come”. La videodidattiva si applica efficacemente sia nella formazione degli psicoterapeuti che dei counselor!

Inoltre, l’esercizio della videodidattica esporrà  te che sei osservatore/allievo a esercitarti nella costruzione di un tuo “Io terapeutico”, unico e originale, in cui convergono integrandosi armonicamente tra loro gli elementi e le immagini delle diverse teorie che osserverai nei filmati.

Da tutto ciಠsi puಠben comprendere l’ alto valore formativo del video, perchè “L’immagine vale pi๠di 1000 parole”.

Bene! Si è conclusa anche la parte finale dell’articolo sull’importanza dei neuroni specchio nella formazione in Psicoterapia e in Counseling. Se sei arrivato fin qua, significa che questo argomento ti interessa davvero! Allora cogli l’occasione di approfondire le tue conoscenze in questo attualissimo ambito!

Il 5 e 6 novembre, presso l’Hotel Galileo in via Venezia a Padova, il prof. Edoardo Giusti e la dott.ssa Francesca Militello presenteranno il loro nuovissimo testo “Neuroni specchio e psicoterapia. Ricerche per apprendere il mestiere con la videodidattica” (2011) Ed. Sovera, Roma – da cui ho tratto ispirazione per questo articolo.

Se non ti sei ancora iscritto, affrettati! Per maggiori informazioni ed iscrizioni, invia una mail a info@counselingpadova.it o chiama il n. 3774149684

Articolo scritto da: Giuseppina La Barbera, counselor e psicologa in formazione presso l’ASPIC

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